Le Origini di Venezia
ALTINO - TORCELLO
Dolci e salate.
L'acqua all'origine di Venezia

Menu

Attraversare le acque

Navi
Galee e navi lunghe medievali

Le “navi lunghe” medievali si caratterizzano per l’elevato rapporto tra la lunghezza e la larghezza degli scafi, che si attestava tra 1:6 e 1:7 (per le “navi tonde” risultava di circa 1:3). Si trattava dunque di scafi lunghi e stretti, poco profondi (a una lunghezza di 40 metri, per esempio, corrispondeva una larghezza di soli 5 metri o poco più). Avevano doppia propulsione, sia velica che remiera, e un sistema di governo che fino al Duecento era costituito dai due timoni laterali di tradizione antica, progressivamente affiancati e infine sostituiti dal timone centrale durante il secolo successivo. Regina delle navi lunghe medievali fu la galea, succeduta al dromone bizantino tra la fine del IX e il X secolo. La galea si affermò grazie alle sue caratteristiche di leggerezza, velocità, manovrabilità ed economia gestionale, che ne decretarono il successo rispetto alle unità da guerra della marina bizantina, più grosse e più lente (adatte allo scontro diretto ma non all’inseguimento dei rapidissimi vascelli dei pirati).

La galea si sviluppò in due tipologie principali, una destinata alla guerra (galea sottile) e una al commercio (galea grossa). In quanto al remeggio, a differenza delle poliremi antiche le galee medievali disponevano di un solo ordine remiero articolato in 25 – 30 banchi. Fino al Duecento i rematori erano due per banco (galee biremi), mentre dalla fine dello stesso secolo diventarono tre (galee triremi), ciascuno dei quali manovrava un proprio remo. L’uso di un solo grosso remo per banco azionato da più uomini si diffonderà soltanto a partire dal Cinquecento. In quanto all’attrezzatura velica, le galee da guerra erano dotate di un solo albero con una grande vela latina di forma triangolare, mentre le galee da mercato vennero presto armate con due alberi e due vele latine. 

A fronte di una capacità di carico molto ridotta rispetto a quella delle “navi tonde”, le galee da mercato avevano però il vantaggio di garantire una maggior celerità e regolarità dei tempi di viaggio, grazie al fatto di non dipendere unicamente dalla propulsione velica. Inoltre, potendo sfruttare contemporaneamente la spinta dei remi e delle vele, e disponendo di un equipaggio molto numeroso (circa 200 uomini in tutto, tra cui anche soldati di marina), le galee potevano scappare o difendersi dall’attacco dei pirati, soprattutto quando viaggiavano organizzate in convogli o mude. Per queste ragioni, dunque, alle galee venivano affidati i trasporti delle merci preziose, come l’oro, le spezie e la seta. 

contributo foto
Galee e navi lunghe medievali

approfondimenti
Navi

Navigare per acque dolci
Le imbarcazioni monossili
Navi onerarie di epoca romana
Navi tonde medievali
Galee e navi lunghe medievali
I relitti medievali di San Marco in Boccalama
La rascona

Sotto Tematiche
Attraversare le acque

Barche e traghetti
Navi
Ponti

tematiche

Attraversare le acque
Acqua e sanità
Tra terra e acqua
Acqua e sacro