Tra terra e acqua
Idrovie e navigazione internaLe vie alzaie
Lungo il percorso delle fossae si sviluppavano verosimilmente anche i camminamenti per l’alaggio (le vie alzaie), cioè per il traino delle imbarcazioni controcorrente, condotto dagli stessi battellieri o con animali, principalmente cavalli e asini. Si trattava per lo più di sentieri in terra battuta, ricavati sulla sommità degli argini, da cui si poteva svolgere agevolmente l’azione di traino. Il nome di questi camminamenti deriva da quello dell’alzaia, che nel lessico tradizionale indica la cima utilizzata per il traino delle barche da terra; il suo corrispondente antico è il latino remulcum. In area lagunare tali camminamenti assunsero caratteri specifici (si veda oltre il paragrafo sugli “argini-strade”).
Particolarmente significativa per la laguna veneta di età tardoantica risulta una ben nota lettera di Cassiodoro, in cui la descrizione dell’alaggio lungo i canali assume i caratteri di un’elegante narrazione. Vengono descritte le barche, che sembrano muoversi come a solcare i prati; l’inversione di ruolo assunta dalle cime, che invece di trattenere gli scafi all’ormeggio servono per farli avanzare; e l’immagine dei battellieri che scendono a terra per fare avanzare le loro imbarcazioni controcorrente, anziché essere trasportati da quelle. [MEDAS]